La scelta del cloud: un approccio strategico per le PMI nel 2025
Cloud vs On-Premise, nel 2025, per una PMI è essenziale ragionare su come strutturare il lavoro operativo, tenendo conto della configurazione dei sistemi aziendali e delle politiche adottate per l’accesso ai dati. In questo contesto, la cybersecurity rappresenta una delle sfide più rilevanti per le imprese italiane.
L’utilizzo del cloud può sicuramente agevolare il lavoro dei collaboratori, ma allo stesso tempo espone le aziende a nuove vulnerabilità, che devono essere affrontate con strumenti moderni e avanzati per la protezione dei dati.
Cloud storage e sicurezza dei dati
Oggi, non considerare l’utilizzo di strumenti di cloud storage (come OneDrive, Google Workspace o SharePoint) significa adottare un approccio obsoleto. Certo, l’infrastruttura in cloud può ampliare i punti di attacco, ma ciò non giustifica il mantenimento esclusivo dei dati su server locali, per tale ragione dobbiamo capire: Cloud vs on-premise per la cybersecurity, qual’è la soluzione migliore?
Pensare ancora a un dipendente legato fisicamente alla sua postazione in ufficio è un’idea superata: il lavoro è sempre più smart, distribuito e orientato al benessere e alla flessibilità. Allo stesso modo, immaginare una PMI con un armadio rack in ufficio, un sistema di virtualizzazione e server dedicati, è un paradigma che non rispecchia più la realtà del lavoro moderno.
I vantaggi del cloud in termini di scalabilità, flessibilità e accessibilità superano nettamente quelli delle infrastrutture on-premise.
I costi nascosti dell’On-Premise
Adottare una soluzione on-premise comporta una serie di costi diretti e indiretti:
- Costi diretti: investimento iniziale per l’hardware.
- Costi occulti: manutenzione dei server, aggiornamenti e gestione tecnica, tempi di fermo, sostituzione di componenti e interventi tecnici.
- Costi di conformità: non basta il setup di un server, l’infrastruttura on-premise deve ottemperare alle normative nazionali ed europee (come ISO27001).
Una soluzione on-premise implica maggiore complessità e responsabilità, soprattutto in ambito cybersecurity, dato che la gestione dei dati rimane completamente in capo all’azienda.
Il cloud, invece, consente di delegare parte di queste attività a infrastrutture più resilienti e sicure.
Agent-Based vs Agentless: cosa scegliere?
Una volta deciso l’approccio (cloud o on-premise), è fondamentale selezionare la tipologia di software per la sicurezza dei dati. Le due principali categorie sono:
- Soluzioni agent-based: prevedono l’installazione di un agente su ogni dispositivo.
- Soluzioni agentless: non richiedono alcuna installazione sui singoli device, ma si basano su un collettore centrale.
Pro dell’agentless
L’unico vantaggio reale di un sistema agentless è la velocità di attivazione: non è necessario installare nulla sui device, ma solo sul collettore. Tuttavia potrebbero essere necessarie configurazioni aggiuntive a livello di rete o delle macchine.
Con piattaforme come Intrusa questo vantaggio viene meno, poiché l’installazione dell’agente è semplice, veloce e distribuita.
Contro dell’agentless
Al contrario gli svantaggi di utilizzare una soluzione senza agente sono numerosi:
- Configurazioni di rete aggiuntive: l’invio dei log al collettore richiede potrebbe richiedere modifiche nei permessi e nella rete.
- Punto di vulnerabilità: il collettore, dotato di privilegi elevati, può diventare un bersaglio poiché è potenzialmente in grado di accedere ai device aziendali con privilegi amministrativi.
- Limitazioni funzionali: alcune attività di hardening (es. blocco del accesso da remoto al registro di sistema o Powershell) potrebbero compromettere il funzionamento di una soluzione agentless.
- Visibilità parziale: non tutte le tipologie di dati possono essere raccolti da remoto, o quando si è fuori sede (smart working, trasferta ecc.)
- Compliance incompleta: se il collettore non vede un dispositivo, non ne raccoglie i log, compromettendo la conformità normativa.
Come proteggere davvero i tuoi dati nel 2025?
Quindi, cloud vs on-premise per la cybersecurity, cosa è meglio adottare?
Il mondo del lavoro si evolve, e anche la sicurezza IT deve stare al passo. Nel 2025, affidarsi a una soluzione agent-based è la scelta più sicura ed efficace, soprattutto per le PMI.
La piattaforma Intrusa è progettata per garantire il massimo livello di controllo e protezione sui dispositivi aziendali. Permette:
- Tracciamento completo degli accessi, sia di utenti di dominio che locali
- Monitoraggio continuo anche per dispositivi fuori rete
- Identificazione puntuale delle vulnerabilità
- Riduzione dei costi operativi legati a infrastrutture on-premise
Ma non mi basta installare solo sul domain controller per tracciare gli accessi?
Potenzialmente sì, tracceresti tutti gli accessi a livello di dominio, però sei davvero sicuro di che li stai tracciando tutti? Gli account locali? Gli accessi con credenziali cachate?
Intrusa è progettato per superare questi limiti: traccia tutti gli accessi, che siano locali, di dominio e cloud, garantendo una sicurezza informatica completa su tutta la rete aziendale.
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