L’era digitale ha trasformato i dati in uno degli asset più importanti di qualsiasi azienda. I dati sono oggi in costante movimento tra dispositivi e infrastrutture, dagli smartphone privati ai pc aziendali fino al cloud e alle chiavette USB, che sono continuamente sottoposte a rischio di furto e smarrimento. A renderlo evidente è da un lato la crescente frequenza di data breach e dall’altro l’altrettanto frequente introduzione di nuove best practice, processi e normative come il GDPR volte a creare un ecosistema più sicuro e protetto per i dati sensibili.
In un contesto in cui la mobilità dei dati è la normalità, la sicurezza delle informazioni diventa una vera e propria corsa ad ostacoli che può essere affrontata solo introducendo in azienda strategie di Data Loss Prevention o DLP.
La Data Loss Prevention è un insieme di processi, tecniche e strumenti progettati per prevenire la perdita e la violazione di dati sensibili o riservati e offrire alle organizzazioni un sistema efficace per proteggere il proprio patrimonio informativo senza compromettere la produttività.
In un panorama in cui ad essere in gioco sono la reputazione e le tasche aziendali, oltre alla sicurezza dei dati, (la violazione delle normative comporta infatti pesanti sanzioni pecuniarie), l’adozione di sistemi di Data Loss Prevention ha smesso di essere un optional.
In quest’articolo spieghiamo a grandi linee come funziona la DLP e cosa consente di fare.
Cos’è la Data Loss Prevention o DLP
La Data Loss Prevention (DLP), in italiano Prevenzione della Perdita dei Dati, è una strategia di sicurezza informatica cui obiettivo consiste nel proteggere dati sensibili e confidenziali da possibili perdite o divulgazioni improprie. Questo approccio impiega un insieme integrato di strumenti, tecniche e processi volti a identificare e monitorare i dati, garantendo la sicurezza di informazioni come dati personali dei clienti, proprietà intellettuale, segreti commerciali e informazioni finanziarie.
Ad oggi, la perdita di dati è sempre dietro l’angolo. Può infatti derivare da attacchi informatici o da errori involontari da parte degli utenti, che possono accidentalmente o intenzionalmente esporre informazioni sensibili, ad esempio inoltrando un’e-mail al di fuori del dominio aziendale o ancora caricando un file su un account personale o smarrendo un dispositivo aziendale.
Considerando tutte queste casistiche, la DLP concentra la sua attenzione sui dati in uso, sui dati in movimento e sui dati a riposo, sia all’interno che all’esterno dell’azienda. Questo approccio mira a individuare e prevenire l’uso non autorizzato e la trasmissione di informazioni riservate.
Naturalmente, considerando la diversità dei dati a rischio, ogni azienda adatta la Data Loss Prevention alle proprie specifiche esigenze. Gli strumenti DLP, calibrati sia in conformità alle normative sia alle policy aziendali, reagiscono attraverso allarmi e notifiche, crittografia e altre azioni di protezione, impedendo agli utenti di condividere – volontariamente o meno – informazioni che potrebbero compromettere la sicurezza aziendale.
Data loss, data leak e data breach
I sistemi di Data Loss Prevention sono in grado di generare alert e impedire azioni pericolose utili a mitigare i rischi associati a:
- data loss o perdita dei dati: si verifica quando un’azienda perde temporaneamente o permanentemente l’accesso ai propri dati. Tale situazione può derivare da incidenti improvvisi ai dispositivi aziendali, soprattutto in mancanza di adeguati backup, o da attacchi esterni che compromettono la disponibilità delle risorse.
- Data leak o esposizione dei dati: occorre quando le informazioni sensibili vengono involontariamente esposte sul web o su dispositivi aziendali. Generalmente ciò accade a seguito di errori umani, legati ad esempio all’invio di allegati e-mail errati e allo smarrimento di dispositivi, ma anche a configurazioni errate dei sistemi o dei privilegi di accesso ai dati.
- Data breach o violazione dei dati: si manifesta quando un utente non autorizzato, come un criminale informatico, ottiene accesso a dati sensibili. Questa forma di attacco consente all’intruso di sfruttare le informazioni raccolte per scopi impropri, mettendo a repentaglio la sicurezza e l’integrità dei dati aziendali.
A fronte di tali minacce, sia interne sia esterne all’organizzazione, le aziende hanno colto l’importanza di adottare strumenti avanzati di Data Loss Prevention in grado di generare alert tempestivi e impedire azioni pericolose. D’altronde, come abbiamo anticipato, al successo di queste misure concorrono anche le sempre più stringenti normative sulla privacy dei dati, che costringono le imprese a adottare misure utili ad assicurare la protezione e il controllo accurato degli accessi alle informazioni aziendali.
La diffusione del rischio e l’importanza della DLP
La diffusione del rischio connesso a data loss, data leak e data breach impone un approccio olistico e attento. Ma quali sono nel concreto le principali minacce per la sicurezza dei dati?
- Attacchi informatici: rappresentano tutti i tentativi dannosi e volontari di ottenere accesso non autorizzato a dispositivi aziendali e personali per rubare, modificare o persino distruggere i dati.
- Malware e ransomware: sono quei software nocivi che consentono agli attaccanti di crearsi un varco d’accesso alla rete aziendale e sono spesso mascherati da innocui allegati di posta elettronica. Gli attacchi ransomware, sempre più frequenti, vedono i criminali bloccare l’accesso ai dati critici costringendo le aziende/vittime al pagamento di un riscatto.
- Phishing: si tratta di e-mail fraudolente mascherate da comunicazioni provenienti da fonti attendibili cui obiettivo consiste nel rubare e danneggiare dati sensibili come password, indirizzi o numeri di carte di credito.
- Rischi insider: indicano tutte quelle minacce alla sicurezza dei dati provenienti da coloro che possiedono accesso autorizzato ai dati e informazioni su computer e pratiche di sicurezza aziendale. Dipendenti, fornitori e partner possono infatti diventare una fonte di rischio interno qualora dovessero abusare a danno dell’organizzazione delle informazioni a cui hanno accesso.
- Movimentazione e conservazione inadeguate dei dati: comprende situazioni come la mancanza di procedure di cifratura o backup irregolari che aumentano il rischio di perdita o furto di informazioni preziose.
Data loss prevention tra dati in transito, dati in uso e dati memorizzati
La Data Loss Prevention è un alleato chiave nell’intero ciclo di vita del dato, estendendo la sua protezione quando il dato è in transito, in uso, o memorizzato e archiviato.
La prima sfera di intervento della DLP è la Data in Transit protection, o protezione dei dati in transito. Questa fase, a volte denominata anche “Data in Motion protection”, si concentra sulla sicurezza del dato durante il suo movimento attraverso la rete privata o internet. In questo contesto, i processi di Data Loss Prevention rivolgono la loro attenzione agli endpoint, i dispositivi che si connettono a internet, garantendo la sicurezza del dato durante il suo percorso da un punto A ad un punto B.
La Data in Use protection è invece dedicata alla tutela del dato durante il suo utilizzo, quando viene cioè modificato o aggiornato da parte degli utenti o delle applicazioni. Queste informazioni sono particolarmente vulnerabili ad attacchi esterni. La data discovery gioca un ruolo cruciale in questa fase, consentendo di eseguire la scansione delle risorse di archiviazione, locali o in cloud, valutando i dati presenti e garantendo la protezione durante il processo di utilizzo.
Infine, la Data at Rest protection è focalizzata sulla salvaguardia dei dati memorizzati all’interno di dispositivi o su supporti di archiviazione. Il valore del dato rimane significativo anche quando questo non è né in transito né in uso e proprio per questo è essenziale proteggerlo con strumenti adeguati. Per garantire una difesa completa contro minacce interne ed esterne, questa forma di DLP prevede la supervisione attenta dello scambio di dati tra utenti e applicazioni attraverso l’analisi del traffico dati.
Perché fare data loss prevention
La Data Loss Prevention consente alle imprese di affrontare una serie di problematiche e prescrizioni comuni fornendo soluzioni mirate e strategiche.
La protezione dei dati sensibili rappresenta naturalmente una delle principali ragioni per implementare la DLP. I dati sensibili costituiscono un patrimonio prezioso per le organizzazioni e la Data Loss Prevention, come abbiamo visto, si fa responsabile della loro sicurezza da minacce interne e esterne. Nonostante ciò, è altrettanto vero che implementare una soluzione di DLP è essenziale anche per garantire la conformità normativa. In particolare, il GDPR impone alle organizzazioni di adottare misure adeguate a proteggere i dati personali dei cittadini e la Data Loss Prevention facilita il soddisfacimento di questi requisiti normativi, consentendo alle aziende di identificare, classificare ed etichettare i dati sensibili, oltre a monitorare le attività e gli eventi associati a tali dati.
In aggiunta a quanto abbiamo detto fin qui, è importante sottolineare che la Data Loss Prevention assicura inoltre:
- La visibilità del dato: evidenziando e tracciando il movimento dei dati, sia online che offline, fornendo una panoramica dettagliata su come gli utenti all’interno dell’organizzazione interagiscono con le informazioni e semplificando l’identificazione di eventuali anomalie o attività sospette.
- La mitigazione delle minacce interne: prevenendo perdite di dati causate da dipendenti malintenzionati o errori involontari mettendo in atto controlli e politiche che limitano l’accesso e il trasferimento non autorizzato di dati sensibili.
- La protezione contro le minacce esterne e la gestione del rischio: consentendo alle organizzazioni di identificare e valutare i rischi associati alla gestione dei dati sensibili e rendendo possibile adottare misure preventive e correttive con cui aumentare il grado di protezione dei dati.
- Una maggior tutela della reputazione: limitando il rischio di perdita o divulgazione non autorizzata dei dati sensibili, la DLP tutela la reputazione delle organizzazioni mantenendo alta la fiducia dei clienti e degli stakeholder dimostrando l’impegno dell’azienda per la sicurezza dei dati e la protezione della privacy.
Strategie di Data Loss Prevention
La definizione di una strategia efficace di Data Loss Prevention (DLP) richiede una serie di passaggi fondamentali che consentono alle aziende di proteggere in modo mirato i loro dati più sensibili.
Il primo passo consiste nell’assegnare la giusta priorità ai dati. Riconoscendo che non tutti i dati sono ugualmente critici, ogni azienda deve definire i parametri che determinano quali informazioni sono considerate più preziose e sensibili e quali più a rischio di attacco da parte dei cybercriminali. In questo modo, la DLP può concentrarsi su dati di elevata criticità, riducendo al minimo il rischio di danni finanziari, reputazionali e legali derivanti dalla compromissione di tali informazioni.
La successiva fase coinvolge la classificazione dei dati in base al contesto. Assegnare etichette di classificazione a livello di applicazione, dispositivo di memorizzazione o utente facilita il monitoraggio dell’utilizzo dei dati. Questo approccio semplice e scalabile fornisce alle aziende un sistema flessibile per gestire e proteggere le informazioni sensibili.
Ma quand’è che i dati sono maggiormente a rischio? Per comprendere quando i dati sono più vulnerabili, le aziende devono valutare con attenzione il loro scambio e la loro distribuzione, sia online che offline. La DLP deve infatti tener conto di come i dati vengono trasferiti, identificando i momenti di massimo rischio, come l’allegare dati a una e-mail o salvarli su una chiavetta USB esterna.
Detto questo, sarà chiaro che il monitoraggio dei dati in transito rappresenta un momento cruciale della Data Loss Prevention. Da questo punto di vista, comprendere come vengono utilizzati i dati e identificare comportamenti a rischio permette alle aziende di calibrare le proprie strategie di DLP in base alle specifiche esigenze.
Portate a termine tutte queste operazioni, per le imprese si fa fondamentale instaurare una comunicazione efficace con i collaboratori e implementare i giusti controlli. Ad esempio, collaborando con i responsabili dei vari reparti si fa possibile capire il motivo per cui certi dati stanno circolando e attuare i controlli più adeguati a ridurre il rischio di compromissione. Inizialmente, i controlli possono essere focalizzati sul monitoraggio di comportamenti comuni a rischio, evolvendo poi in politiche di controllo più raffinate man mano che la strategia DLP si sviluppa.
Considerato che molti dei rischi associati alla sicurezza del dato sono frutto di pratiche erronee da parte del personale, la formazione è un elemento basilare in ogni buona strategia di Data Loss Prevention. Una volta compreso il movimento dei dati all’interno dell’azienda, una formazione adeguata riduce il rischio di perdite di dati accidentali.
Le caratteristiche chiave di un software DLP
Alla base di un software di Data Loss Prevention si trovano una serie di funzionalità progettate per identificare, classificare e garantire la sicurezza dei dati sensibili, indipendentemente dalla modalità in cui si trovano: in uso, in movimento o inattivi.
Nello specifico, un software DLP si occupa di:
- Monitorare le attività degli utenti per individuare comportamenti sospetti o violazioni delle politiche di sicurezza. Controllando le attività di navigazione web, l’utilizzo delle applicazioni e supervisionando la transazione di dati, solo per citare degli esempi, un software DLP permette di prevenire violazioni interne e frodi gestendo le identità digitali di dipendenti, fornitori e così via e controllando gli accessi a seconda dei ruoli.
- Bloccare le trasmissioni di dati non autorizzate verso destinazioni non consentite. Il software DLP può impedire l’invio di e-mail contenenti informazioni sensibili a indirizzi esterni o bloccare il caricamento di file su servizi Cloud non approvati, contribuendo così a preservare l’integrità dei dati sensibili.
- Etichettare i dati sensibili. L’etichettatura dei file sensibili e la crittografia dei dati rappresentano strumenti fondamentali per identificare e proteggere i dati. Questi consentono di etichettare facilmente i file sensibili e di applicare politiche di sicurezza specifiche, oltre a cifrare i dati durante la trasmissione o il salvataggio su dispositivi esterni, garantendo così un ulteriore strato di protezione.
- Analizzare il contenuto di file, e-mail e altre forme di comunicazione. Questa funzionalità avanzata dei software DLP utilizza algoritmi avanzati per riconoscere modelli di dati sensibili come numeri di carte di credito, codici di sicurezza sociale o informazioni di contatto sensibili, contribuendo a individuare potenziali violazioni delle politiche di sicurezza.
- Generare report e monitorare le metriche utili a valutare l’efficacia delle politiche di sicurezza implementate, identificare potenziali aree di miglioramento e fornire prove di conformità alle normative vigenti.
Conclusione
L’adozione diffusa degli strumenti di Data Loss Prevention (DLP) riflette la crescente consapevolezza delle aziende riguardo alle minacce sempre più sofisticate che provengono sia dall’interno che dall’esterno dell’organizzazione. La necessità di proteggere i dati sensibili è resa ancora più pressante dalle normative sempre più stringenti in materia di privacy dei dati, le quali richiedono una rigorosa politica di protezione e un costante controllo sull’accesso e sull’utilizzo dei dati.
Per le PMI dotarsi di una soluzione conforme alle normative vigenti in grado di aiutarle a raggiungere la sicurezza informatica aziendale è insomma più importante che mai. Intrusa è la soluzione SIEM in Cloud funzionale, intuitiva all’uso e dai costi accessibili dotata anche di un modulo dedicato alla Data Loss Prevention che aiuta le imprese a tracciare l’uso dei dati e rilevare le anomalie, conservando i log raccolti per garantire la creazione di registri con validità legale utili ad imputare responsabilità o difendersi in caso di furto di dati. Contattaci o richiedi una demo.